Thomas De Gendt spiega perché non bisogna bere dalle borracce dei pro
Thomas de Gendt si fa portavoce di un interessante appello a tutti i tifosi del ciclismo. Nonostante i risvolti della pandemia abbiano ridotto, per forza di cose, la presenza dei tifosi a bordo strada, nel corso dei Campionati del Mondo alle porte saranno in molti ad assieparsi per assistere alle gesta dei propri beniamini. Una delle “occupazioni” più comuni da parte di tifosi e curiosi è quella di raccogliere le borracce che i corridori lanciano a bordo strada lungo il percorso. Si tratta di un oggetto sempre ambito, in quanto riporta il logo delle squadre e quindi collezionabile. Il corridore belga non sarà in strada con la maglia del Belgio ma si è sentito di dare un consiglio a tutti i tifosi che dovessero raccogliere borracce con ancora del liquido all’interno.
L’arcano è presto svelato: “Non si dovrebbe mai bere da una borraccia raccolta a lato della strada – ammonisce il 35enne corridore – Quando ci sono troppe persone a bordo strada, come nel caso ad esempio del Tour de France (o dei Mondiali, n.d.r.), si pone un grosso problema ai corridori quando devono fare pipì”. Per i corridori diventa quindi indispensabile un’alternativa: “In questi casi si deve utilizzare il piano B: una borraccia. La svuoti del suo contenuto e ci svuoti dentro la vescica“.
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